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In casa Union Dese è andata in archivio un’altra stagione molto importante per il settore giovanile: ne parliamo direttamente con il responsabile Alberto Cagnin, che si presta volentieri ad una disamina a 360 gradi sul percorso a tinte gialloverdi.

Quali sono stati i momenti salienti e i principali successi ottenuti?
«È stato un anno di grande crescita, in tutti i sensi. Siamo particolarmente orgogliosi dei successi di Giovanissimi e Allievi, che hanno ottenuto risultati importanti a livello provinciale e regionale. Come società abbiamo lavorato sodo per permettere a più di 150 giovani atleti di giocare e divertirsi seriamente, costruendo relazioni positive e superando insieme le sfide. La stessa collaborazione con il Cittadella è stata fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi».
In tema di crescita, quali sono gli ingredienti principali per coniugare divertimento e serietà nel calcio giovanile? E cosa possiamo aspettarci per il futuro del vivaio dell’Union Dese?
«La ricetta per un mix di divertimento e serietà non è semplice ma si basa su alcuni concetti-chiave: lavoro, organizzazione, comunicazione e un clima favorevole al gruppo. Quest’anno abbiamo fatto grandi passi in avanti, ma sappiamo di dover continuare a crescere. L’obiettivo è creare un ambiente sempre più positivo e sereno: un ambiente in cui tutti, dai genitori allo staff tecnico, possano crescere insieme. Continueremo ad organizzare momenti di festa, aggregazione e formazione per garantire un percorso di crescita armonioso».
Quali sono, in tal senso, i prossimi passi per il settore giovanile gialloverde? Cosa possiamo aspettarci nella prossima stagione?
«Guardiamo avanti insieme e ci prepariamo per una nuova annata nel segno della crescita e del lavoro di squadra. Invito i genitori interessati ad iscrivere i propri figli all’Union Dese e a contattare al più presto la nostra segreteria per garantire una pianificazione efficace della nuova stagione. Siamo pronti a tornare al lavoro per garantire il successo e il benessere dei nostri giovani atleti».